Progetto di restauro e rifunzionalizzazione del Molino di
Santhià
/2009-2010/
componenti del team: Z. Anello, C. Bionaz, R. Finotti, F.
Giliberto
Il progetto ha avuto come oggetto il grande complesso del Molino a Santhià, un gruppo di edifici destinato alla lavorazione dei cereali di cui si hanno notizie già all’inizio del XIX secolo e che è attualmente in stato di abbandono. L’importanza di questo complesso è legata anche alla vicinanza con una stazione idrometrica che rappresenta una delle poche ancora esistenti in Europa.
Il team di lavoro si è in particolare concentrato sul
recupero della tettoia posta all’ingresso del gruppo di edifici ed
originariamente destinata al ricovero dei macchinari agricoli.
All’analisi del degrado che interessa quest’ultima è seguita la proposta per una rifunzionalizzazione complessiva del Molino, per il quale è stata ipotizzata la trasformazione in Cittadella del Gusto e della Cultura. In particolare le macrofunzioni individuate sono relative alla valorizzazione delle risorse del territorio, alla formazione culturale e professionale ed allo sport e tempo libero; una piccola parte del complesso che già in origine ospitava le abitazioni dei lavoratori del Molino è poi stata destinata a residenza.
All’analisi del degrado che interessa quest’ultima è seguita la proposta per una rifunzionalizzazione complessiva del Molino, per il quale è stata ipotizzata la trasformazione in Cittadella del Gusto e della Cultura. In particolare le macrofunzioni individuate sono relative alla valorizzazione delle risorse del territorio, alla formazione culturale e professionale ed allo sport e tempo libero; una piccola parte del complesso che già in origine ospitava le abitazioni dei lavoratori del Molino è poi stata destinata a residenza.
//progetto elaborato nell’ambito del Laboratorio di Restauro architettonico tenuto dalla prof.ssa Carla Bartolozzi in
collaborazione con Maria Vittoria Giacomini e con il professor Marco Roggero//